A voi direttamente dal 1400 un poema inedito ritrovato trafugato direttamente dal maggiordomo del papa.
Abbiamo come protagonista l’Oracolo di Zed e Sor Troiani conte di Vignola meglio conosciuto come Sor Troiello.
Visto che il restauro procede a rilento vi posso presentare solamente il prologo.
Parte I
Prologo: il primo incontro
Mentre riposavo sulla riva del Sacco,
arrivò SorTroiani e mi disse: “Ti si intravede il pacco!”.
Io risposi un po’ stizzito: “Scherzenne scherzicchia
vai cerchenne la zazzicchia”
(zazzicchia = salsiccia)
Il messer si presentò: “Il mio nome è SorTroiello
lo san tutti mi piace l’ augello!”
Turbato ribattei: “Se ti tagli le vene,
ti farò vedere il mio pene.”.
Sor Troiani: “Io le vene non mi taglio
ma i capiji te taglio t’aggiusto e bejo te faccio”.
(capiji = capelli ; bejo = bello)
Proposi un po’ tremante: “Chiudi gli occhi e a pecorina
che sta arrivando la sorpresina,
ge t’em ge t’ador
(probabilmente dal francese je t' aime je t' adore = io ti amo io ti adoro)
tu si la vacca ia so’ ju tor”.
( dal volgo tu sei la mucca io sono il toro)
Al pensier mi si rattrappivano i coglioni
Allora chiamai tre negroni.
SorTroiani ansimante:
“Io di nerchie ne ho acchiappate tante
ma tu rasente rasente
c’ hai il cazzo che è un tridente.”
Alla fine dell’ amplesso
è indubbio SorTroiani è fesso
e quando se ne andò a culo rotto
gli urlai: “A frocio cor botto!!!”
E da quel dì alla domanda: “Chi è più ghei?”
(ghei deriva dal termine anglosassone gay = omosessuale)
tutti in coro rispondono “SorTroiani direi!”
ovviamente non si offendano le persone con i gusti sessuali "diversi" spero che l'umorismo abbia il sopravvento e capiscano le battute
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